In ascolto delle miserie umane

Ci sono delle professioni a rischio,
un rischio che non ci si aspetta…
È rischioso e complesso esercitare una professione che ci rende ascoltatore perché da lì
nasce un certo rischio per le nostre orecchie
È rischioso dover sempre ascoltare ciò che gli altri dicono e dover far prova di destrezza affettiva e di attenzione
Di fronte a tutto quello che esce dalla bocca dell’altro come armi di distruzione di massa per arrivare alle nostre orecchie.
Far di tutto affinché le testate verbali e le parole missile non esplodano in territorio neutro (perché noi siamo come gli svizzeri)
E non assumere le sembianze del viso del nemico al quale essi sono destinati.
Noi siamo a volte degli X-men,
dei veri mutanti professionisti;
A turno psichiatra, psicologo, sessuologo, costretti a volte a divenire neurologo, cardiologo e, che so, anche madre, padre, consigliere professionale, insegnante, religioso…
Cercando di non diventare mai giudice, giurato e giuria,
boia o carnefice.
Lottare contro le metamorfosi,
avere a che fare con l’esecrabile
Sorvolare l’innominabile, l’indescrivibile
E danzare con il dolore,
la sofferenza, la paura.
Frenare la voglia di tirare le orecchie
A questo Uomo-Bambino che fa lo struzzo
Davanti alla realtà di cui Freud fece principi.
Tacere ogni pensiero moralista
che sarebbe una ghigliottina
per diventare un rimedio perpetuo ad una vita
che fa acqua da tutte le parti
come una nave dalla scocca bucata
dopo essersi fracassata sulle rocce dell’esistenza.
Guidare verso la nascita, o la riscoperta,
dell’idea che la vita non è come ci è stata raccontata
la sera prima di dormire
La vita non è come Arlecchino
Ce l’ha fatta sognare
La vita non è un lungo fiume tranquillo.
La vita è un vortice, uno tsunami, un tornado, una tempesta.
La vita sono torrenti, cascate e geyser.
Tutto ciò per dire che
certi pazienti ci sprofondano
in situazioni che a volte
non hanno un nome.
E quindi eccomi in posizione di terapeuta
per questo signore che assolto
molto attentamente
per cercare la mappa
che ci svelerebbe dov’é la chiave
che sbloccherebbe la sua vita….
Ed ecco! Sparato il primo missile a lungo raggio
Contro sua moglie
Missile senza testata
che fracassa il mio timpano
ma che non esplode (uff!)
Secondo missile sparato da non so dove
Ma che ha per obiettivo la loro prima notte di nozze,
Terzo missile… Hiroshima!
Con ampi dettagli, senza nessun pudore né imbarazzo,
mi spettano le delusioni e gli errori
del kamasutra tanto agognato,
gli errori delle previsioni climatiche coniugali
chi prediceva un cielo sereno
e chi lo sprofonda in un uragano amoroso…
Vero è che il medico
è antropologicamente asessuato
Vero è che devo ascoltare tutto…
Ma qui…
Shhh, silenzio professionale!

***
In ascolto delle miserie umane [Misères auditives, di Anne-Corinne Bissouma (Liéma Bissouma)]
Traduzione di Roberta Felisari

 
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