I padroni del mondo

Sul suolo della nostra patria ci massacrano
E a nessuno interessa
Immolati ai piedi del loro trono e dei simulacri
Come volgari animali offerti in voto
Per placare degli dei, l’ira
Proprio come lo erano i nostri avi
O eterni martiri!
E ancora, nessuno li contrasta
La storia tristemente si ripete…
Nessuno osa puntare il dito
Su questo sacrificio non voluto.
Povere vittime dell’espiazione!

La loro collaborazione ha un tocco di caffè e cacao
Il loro aiuto è colorato di petrolio
Il loro sorriso rivela oro e diamanti
Il loro cuore si scioglie nel dolce olio di palma
Si commuovono fino alle lacrime!
Per la danza ondeggiante delle acque alieutiche.
O padroni del mondo, imperiosi sovrani!
Barometri della nostra quotidianità
Amici nei giorni pari,
Nemici in quelli dispari
E rapporti soggetti al vento dell’arbitrarietà.
Povera banda di rapaci!

Fino a quando sarà versato il nostro prezioso sangue?
Fino a quando saremo scherniti, umiliati, decimati
Perché le nostre aspirazioni non si adattano ai loro dettami?
O fino a quando!
Faranno il bello e il cattivo tempo
A casa nostra?
Ci decapitano
Così che non possiamo pensare con la nostra testa
Ci paralizzano
Cosìcche della dignità diventiamo anatema
Le fauci dei carri armati su noi, puntati
Per ridurci al silenzio dell’eternità…

***
I padroni del mondo [Les Maîtres du Monde, di Marjolaine Dolores Goue (Holy Dolores)]
Traduzione di Milena Rampoldi

 
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