Feccia

Seduto, non fa che calcoli
Come un pirata scruta l’isola del tesoro
Tutte le notti, l’anima vibra per il sogno di
Collezionare forzieri
Bere champagne ai pasti
Vivere in un castello di marmo
Mentre lo spirito gelato dalla fame il popolo sospira
E l’Occidente che accusiamo dei nostri mali
È il bersaglio

Buon negro, gli incassi nutrono lontane casseforti
Le costruzioni impallidiscono sfigurate dai danni del tempo
Ma… che importa!
Accusiamo l’uomo bianco di tutti i nostri mali
Come fece Adamo con Eva

Lui instaura monarchie presidenziali
Imbavaglia tutto al passaggio
E accusiamo l’Occidente del marciume della nostra Africa
Oh tu, negro! Liberati
Da solo dei tuoi demoni
Cosa ti aspetti dal bacio di Giuda?

***
Feccia [Racaille, di Elisabeth Tanoh Nouaman (Lyza Love)]
Traduzione di Michela Mengoli

 
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