Delle nostre vite tutto quello che è immenso è qui,
sì, qui su questo lembo di terra,
dove l’infanzia e la nostalgia hanno il loro valore.
Poetessa slam, hai nominato un piccolo giardino del cielo.
Di fatto, delle nostre vite, nulla è parziale.
Delle nostre vite,
portiamo fedelmente nel cuore i nostri giorni
offerti salendo e scendendo verso il giardino della creazione,
e l’infanzia ne dimora la fonte luminosa
indipendente dal cielo.
Delle nostre vite,
tutto quello che rappresenta la nostra felicità
dovrebbe essere passione,
e provare a brillare, deve essere missione,
tendere la mano al prossimo non deve essere compassione.
Delle nostre vite io vivo, faccia a faccia coi vizi della vita,
questa vita in rosa malgrado tutto
perché ho compreso
che devo amare la vita per essere felice.
E questo amore è la riconoscenza che emana dalla pazienza
dove alla nascita segue una rinascita.
Delle nostre vite tutto è sempre movimentato
sogniamo tutti che la nostra vita sarà favolosa,
spesso rimettiamo tutto al cielo e siamo tranquilli
ma quando le nostre speranze non si realizzano,
ci sentiamo feriti ma l’aggrapparci alle nostre esperienze
ci permette di ritrovare l’equilibrio.
Delle nostre vite,
c’è sempre bisogno di afferrare ogni occasione
di donare gioia intorno a noi.
Molto importante è nutrirsi di speranza,
e perciò continuare a scrivere la propria storia
non è riempire il proprio cassetto,
ma piuttosto darsi il potere per raggiungere la gloria.
Delle nostre vite,
pensiamo che il potere sia sempre frutto del volere.
Delle nostre vite, io, proprio io, vivo,
e faccia a faccia coi vizi della vita,
questa vita ancora rosa malgrado tutto.
Perché ho compreso
che devo amare la vita per essere felice.
***
Delle nostre vite [De nos vies, di Ayeva Falak]
Traduzione di Giovanna Molinelli
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