Bambina, non sposa

Sotto lo sguardo argenteo della luna
I bambini sedevano ad ascoltare storie
che rinfrescano l’anima
Sotto un cielo blu pieno di stelle ridevamo
facendo correre via la galoppo
la nostra ignoranza del mondo
È stato nella nudità della brezza
che ho imparato a far fluire l’anima nel sorriso
Stavo bene… Uno stato di pace perfetta

Ma all’improvviso spuntò un uomo stanco
di 59 anni, Alhaji
Il suo sorriso storto mostrava denti macchiati di cola
In mano, un fusto di vino di palma e una mucca triste

In quell’attimo, ogni gioia che avessi mai conosciuto
Si trasformò in cenere nella mia bocca
La terra stessa sotto di me mi abbandonò
Il tiepido utero che conoscevo divenne freddo
Le braccia forti che mi avevano protetta… scivolarono via
Come immondizia, venni rifiutata
abbandonata
buttata via

Quella notte il mio angelo custode aveva per sorriso il buio
La mia innocenza estratta a forza dal mio essere
Per cena, mangiai lacrime
Quella notte…
Quella devastante, smantellante, frantumante notte
Non si poté ripulire la macchia sul mio corpo
Combattei con i demoni sconosciuti che lo possedevano
E come per magia piantò il suo seme
Nel mio minuscolo pezzo di terra fertile
E io, seduta, guardavo impotente la mia infanzia
Lasciarmi in punta di piedi
I momenti passati con gli amici sgretolarsi davanti a me

Sono solo una bambina ma tu mi hai rubato l’infanzia
Hai ucciso la mia gioia
Hai strappato la mia felicità
Hai strangolato il mio futuro proprio davanti ai miei occhi
Sono una bambina
Non una sposa

Hai torturato il mio corpo, la mia anima
il mio spirito, il mio essere
Quando il seme che avevi piantato è appassito ed è morto
Mi hai chiamata strega

Sono solo una bambina ma tu mi hai rubato l’infanzia
Hai strappato la mia gioia
Hai ucciso la mia felicità
Hai strangolato il mio futuro proprio davanti ai miei occhi
Ti supplico, restituiscimi la mia infanzia
Sono una bambina non una sposa

***

Bambina, non sposa [Child not Bride, di Afia Amoaa Oppong-Kwakye]
Traduzione di Pina Piccolo

 
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