Carezze di mamma

In un’area del villaggio pulita e ordinata
Un’area non facilmente accessibile
sedeva un folto gruppo di anziane.
Dalle loro bocche spuntavano pipe o bastoncini
che si muovevano di quando in quando, quasi all’unisono.
Ogni tanto si udiva un sospiro
qualche sguardo si volgeva al cielo.
Alcune sedevano col mento
appoggiato su una mano
l’aria triste.
Parlavano.

A questa età dovrei stare con i miei figli e le loro mogli
con le mie figlie e i loro mariti.
Ora dovrebbero essere i miei figli a occuparsi di me
dopo il sangue, il sudore, le lacrime che ho versato
giorno e notte
quando erano malati
quando soffrivano
quando erano tristi.

Ho sofferto nel metterli al mondo
ma è stato un dolce dolore
vedere nei loro occhi la nuova vita
che avevo custodito dentro di me
Provavo gioia nel vederli crescere
e ho provato felicità quando sono diventati adulti.
Ho sofferto quando se ne sono andati
per cominciare la loro nuova vita.
Mi rallegravo quando venivano a trovarmi
Sedevano e ridevano insieme
gustando i miei piatti.
Penavo quando li vedevo in difficoltà
Gioivo quando superavano le avversità.

Ora me ne sto qui da sola
uno sconosciuto che si dice profeta, nel nome di Dio
mi ha accusata di essere la causa dei loro problemi
“Vostra madre è una strega, vuole distruggevi”
Solo perché sono vecchia, una vedova, debole e indifesa
Solo perché ho povertà e sofferenza scolpite in faccia
sono diventata la piaga del villaggio.
Potrei mai distruggere la mia vita?
La vita che ho partorito io?
Ho perduto la mia gioventù, non il senno.

Ora non vedo i miei figli
Alcuni dei miei nipoti non li conosco neanche
La famiglia di mio marito mi ha dimenticata.
Ho un dolore che non mi lascia mai
Ѐ sempre lì, nel cuore, nell’utero
E a poco a poco consuma la mia vita
Oh, che dolore

Quando morirò, sarà troppo tardi
perché possano chiedere scusa
Eppure amo ancora i miei figli
Continuo a sentirli tra le mie braccia
A vederli ridere di gioia
Vivo nell’attesa che arrivi il giorno
in cui mi sentirò chiamare di nuovo “Maame”
Ah, che dolore…

Gli uomini non vengono chiamati stregoni
quando diventano vecchi
Sposano donne più giovani
e continuano le loro vite.
Che errori commettono le donne nelle loro vite?
Forse amano troppo
Si preoccupano troppo
Forse si sacrificano troppo
Sentono troppo.

Un giorno, in qualche luogo, qualcuno piangerà
perché non potrà più riavere le carezze
della propria madre
L’amore della madre
Il sorriso della madre
Oh, che dolore.

***

Carezze di mamma [Mother’s Touch, di Mariska Araba Taylor-Darko]
Traduzione di Stefania Gliedman

 
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