Per coloro che trovano le risate
Così di compagnia
Ridono come se stessero andando in pezzi
O si stessero lasciando andare
Le lacrime che bagnano le guance
E al giorno d’oggi tutto
Sul cellulare.
Per le risate che si alzano in volo
Echeggiando in ogni angolo
Per le risate sparse
sui cespugli in fiore
Per le risate che sfuggono da ogni anfratto
Levandoi per salutare il sole
Per le risate da cellulare a cellulare.
Per quelli che hanno preso lezioni di danza
Nell’utero della madre
Che scendono in pista
E si fanno adorare
Che si voltano di qua e creano magie
Si voltano di là
E mandano miliardi di angeli
A implorarli di non fermarsi mai
Per quelli che fischiettano canzoni
E ti spingono a cantarle con loro
Tuo malgrado.
Per quelli che piangono il lutto
Richiamando mille nomi
Ricordando nome su nome
Ripercorrendo la storia di ogni vita
A loro cara
Ogni volto dell’amore.
Per quelli che sentono il loro dolore
Dentro e fuori
Che strisciano e graffiano la terra
Come se questa potesse rispondere alle loro domande
Per quelli che ogni giorno guardano al cielo
E implorano Dio
Continuando ad amare
A sperare
A vivere come se la vita fosse per sempre.
Per quelli che non si lasciano mai andare
Né lasciano le persone che colorano la loro vita
Per quelli che fanno della tristezza parte della felicità
Un elemento di pace
Per vedere il prima, l’ora e il per sempre.
Per la mia gente che mi fa
Desiderare di capire ciò che non capisco.
***
Amo la mia casa [I Love Home, di Susan Kiguli]
Traduzione di Giovanna Molinelli e Marta Zonca
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