I
Se un giorno vi ammalaste
Vi ammalaste davvero
E purtroppo non aveste abbastanza mezzi
Abbastanza mezzi per permettervi un medico
Allora in quel momento capireste
capireste quanto sia più semplice
più semplice per un povero
per un povero che per un ricco
morire.
Voi che ne avete ancora la possibilità
La possibilità di tendere la mano
Di tendere la mano ai poveri
Non esitate
Non tergiversate
Fate qualcosa
Qualcosa per queste povere persone
Prima che scompaiano
Che scompaiano una dopo l’altra
Ché la povertà è la peggiore delle catastrofi
Delle catastrofi naturali che esistano
II
E quando parlo di poveri e di ricchi
Non faccio subito allusione
Al vostro portafoglio o conto in banca
Ciò di cui parlo
Dico che
Ciascuno di noi ha qualcosa in più degli altri
Dico che
Ciascuno di noi dovrebbe donare agli altri un po’ di quello
che ha in eccesso
Voi umoristi fate ridere gli altri
Voi cantanti, comici, attori, slameur
Emozionate chi vi sta attorno
Voi politici, giuristi, funzionari di Stato
Lavorate per il bene di tutti
Voi pittori, muratori, falegnami
Abbellite la vita degli altri
Voi voi
E anche voi
Chiunque voi siate.
Voi che ne avete ancora la possibilità
La possibilità di tendere la mano
Tendere la mano alla povera gente
Non esitate
Non tergiversate
Fate qualcosa
Qualcosa per queste povere persone
Prima che scompaiano
Che scompaiano una dopo l’altra
Ché la povertà è la peggiore delle catastrofi
***
Grido di disperazione [Cri de détresse, di Afi Gbegbi Woetomenyui]
Traduzione di Giovanna Molinelli
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