Sopravvissuta

Tra le grida e le lacrime, la paura e il disgusto

Il disprezzo e il rimpianto

Tra l’acqua e il fuoco

Il tam tam di Kalash e i suoni dei Djembé

 

Tra le vittorie e le sconfitte

Essere vittima del dubbio, sopravvivere quando la speranza sorride all’orizzonte

Tra mostri e meraviglie

I versi che resistono di fronte all’oppressione e l’arte censurata, la nostra libertà in prigione

Io vengo da lì

 

Io vengo dalle viscere del silenzio

Lì dove i pazzi sono diventati re da quando la ragione è stata internata in psichiatria

Lì dove l’arte è profanata quando è al femminile

Lì dove la volontà del popolo non ha peso di fronte all’obesità dello Stato

Peccato, il popolo non sa fare una distinzione

Lì dove si firmano accordi ma non si condividono i destini

Lì dove i dollari portano civiltà con le armi

Dove i più deboli si accontentano di annegare nel fiume delle proprie lacrime

Lì dove le volontà degli uni sono indifferenti a quelle degli altri

Vengo da lì, da qui, da altrove, insomma da nessun luogo

Da quando ho perso la bussola della mia anima

Vivo lontano dai miei cari, lontano dal calore dei miei vulcani e dalla freschezza dei miei laghi

Lontano dal palcoscenico, unico luogo dove le culture si trasformano in arte

Dove le lingue straniere si uniscono in nome della fratellanza

Dove le origini si dissolvono e nessuno parla di crudeltà

 

Mi hanno portato via la voce ma non la mia opinione

Hanno chiuso le frontiere ma non quelle della mia mente

Mi hanno posto in un’immensa oscurità, nell’abisso del dolore

Affinché di fronte alle ingiustizie, i miei occhi rimanessero bendati

Ma il faro della mia resilienza non si è affatto spento

 

Mi hanno portato via tutto!

I miei fratelli, la mia gioia, la mia autostima, il mio ultimo respiro

Mi hanno portato via tutto!

La mia libertà, la mia voglia di vivere, il mio benessere

Ma non la mia ultima dose di speranza

Mi hanno portato via tutto!

Il mio onore, la mia dignità, la mia passione, la mia gioventù

Ma non i miei sogni

Mi hanno portato via tutto!

I miei campi, il mio bestiame, la mia identità, la mia memoria collettiva

Ma non il mio futuro.

 

Tra le loro minacce e i miei rimorsi

Sono sopravvissuta

Tra le leggi e gli abusi di potere

Sono ancora sopravvissuta

Tra le guerre etniche e civili

Anche allora sono sopravvissuta

Tra genocidio ed esodo rurale

E sì, ve lo assicuro, ho combattuto

Tra le discriminazioni e le violenze nei confronti del mio genere, della mia arte

Tra le follie, le idiozie e l’incoscienza dell’essere umano

Io, io ho lottato

Tra i discorsi d’odio e il caos economico

Credetemi, ho vinto

*****

Traduzione di Marta Zonca

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