Donna, pace, sicurezza

Sono quella che avresti voluto essere e non sei, sfortunatamente
Sono quella che avresti voluto essere e non sei, fortunatamente

Sono questa donna velata la cui fede svelata provoca attacchi omofobi

Sono questa donna violentata, la cui dignità violata non suscita alcuna opinione

Sono questa donna venduta, con l’anima impiccata ogni sera tra le lenzuola del primo arrivato

Sono quest’albina la cui vita secondo le voci di corridoio non vale più di un sacrificio

Sono quella che avresti voluto essere e non sei, sfortunatamente

Sono quella che avresti voluto essere e non sei, fortunatamente

Sono questa meraviglia dalle mille e una ferita al cuore

Sono quella che compatisce la felicità delle sue sorelle

Sono vittima dell’imbarazzo, imprigionata dalle mie scelte

Sono colpevole di un problema mestruale che mi rende un essere mostruoso

Sono vittima dell’aumento del prezzo degli assorbenti

Sono la favola svelata che riceve in cambio solo negativi commenti

Sono aggredita, violentata, ammazzata

Sono danneggiata, abbandonata, banalizzata

Sono quella che avresti voluto essere e non sei, sfortunatamente
Sono quella che avresti voluto essere e non sei, fortunatamente

Sono questa donna dai dreadlock, gli occhi puntati sulla mia figura

Sono questa donna dalla testa rasata, la cui vita velata nasconde un essere dall’anima pura

Sono scura di carnagione, con i capelli crespi, ma preferisco cambiare per adularli

Sono la miss che l’universo ha scelto, venuta a salvarci

Sono bionda rossa tonda fiera magra pesante alta piccola di altezza media

Non vedente o sorda, muta con mobilità ridotta che nulla toglie al mio potenziale

Sono il pilastro dell’umanità, la voce degli oppressi ma oppressa io stessa

Sono quella che avresti voluto essere e non sei, sfortunatamente
Sono quella che avresti voluto essere e non sei, fortunatamente

Sono colpevole di essere fin troppo fertile

Sono causa di felicità e grazia dei giorni migliori

Sono il fuoco che consuma incomprensioni inappropriate

Sono la sabbia figlia delle montagne ristagno come acqua piovana

Abbandonata, sì sono l’acqua questa fonte di vita

Vi dono e vi ridono voglia di vita

Vi disseto vi rinfresco e vi annego nel mio seno perché possiate riemergerne puliti puri e sani

Sono l’aria che respiri sono colei che t’inspira la vita e ti espira dalla morte

Poco importa il rimorso io sono il conforto

Sono vulnerabile e non protetta durante le guerre

Sono quella che oggi parla a cuore aperto

Sono esclusa dai tavoli di negoziazione

Sono Boicottata quando si prendono decisioni

Ho cose da dire ma sono imbavagliata

Ho bisogno di sicurezza ma sono ignorata

Eppure…

Sono la fine delle guerre e l’inizio della pace

Senza distinzione di razza colore o religione

Sono la terra madre del mondo

Sono la donna in tutto il suo splendore

Sono quella che avresti voluto essere e non sei, sfortunatamente
Sono quella che avresti voluto essere e non sei, fortunatamente

*****

[Traduzione di Marta Zonca]

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