Salam…
No, non ho detto slam ho proprio detto salam
Salam come “che la pace sia con voi, signori e signore”
Prego affinché non conosciate mai l’haram
Io lo conobbi all’alba della mia quarta primavera
Il topolino passò, ma non mi prese solo i dentini dell’età
Quanti anni ho? Presto ne avrò 12, già
O almeno questo è ciò che mi disse mamma tempo fa
Lo ricordo ancora, accadeva prima che ci trasferissimo
Che andassimo dallo zio
Perché papà più non aveva il coraggio
Di guardarmi ogni sera senza affondare nel mio ventre di bambina
Salam…
Salam, che la pace sia con voi signori e signore
Che la pace sia con voi perché io… io sto bene
Da allora mamma mi insegnò a recitare ogni sera 33 al ikhlass e 99 allahou akbar
A cui aggiungo 190 ave maria giusto per essere sicura che funzioni
Che non senta più ogni sera la sua voce dirmi “zitta taci domani ti do i formaggini”
Sì, perché da piccola amavo molto la mucca che ride, lo ammetto
Ma da quando lui è venuto nel mio letto
Più non mi fa ridere e sono allergica ai latticini
Era il mio papà, eppure a volte non lo riconoscevo affatto
A volte mi prendeva tra le sue braccia e mi scaldava quando avevo freddo
E poi altre volte era lui che aveva freddo e in me si veniva a scaldare
Non capivo, non capivo affatto
Volevo gridare, gli dicevo che faceva male
“Taci! Domani ti do i formaggini” insisteva
Era come se avesse due volti
Ricordi dell’uomo che mi portava a scuola e mi diceva di fare la brava, di notte dissolti
Sapevo bene che qualcosa non andava
Mamma diventava ogni giorno più magra
Aveva sempre quell’aria malata
E non mi aiutava più neppure a lavarmi
Volli parlarne ai miei fratelli
Ma non mi credevano
“Piantala di raccontare fesserie, avrai fatto un brutto sogno” mi dicevano
Un brutto sogno, nel quale un giorno in cui lui non aspettò mezzanotte mi fece piombare
Era da poco passata l’ora della merenda
La casa era vuota, mamma doveva ancora tornare
Mi afferrò forte e come al solito, chiusi gli occhi e cominciai a contare
Quando mi svegliai ero tutta insanguinata
Questa parola ieri in tele l’ho imparata
Vuol dire che ero coperta di sangue, e mamma non smetteva di piangere
Fu allora che ce ne andammo e che lei smise di fingere
Ma anche lei una sera mi disse buonanotte piccolina vado a letto
Ma anche lei mai più si destò; mio zio dice che la vergogna via la portò
Salam…
Che la pace sia con voi signori e signore
Questa è la fine della mia storia spero non abbiate versato troppe lacrime
E se così fosse, prima di coricarvi recitate 33 al ikhlass e 190 ave maria
Se non funziona riprovate ancora e ancora. A me ci son voluti 6 anni e 4 mesi…
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[Traduzione di Marta Zonca]
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