Mi sveglio con un cielo grigio incollato alla palpebra,
Nello specchio il mio riflesso ha crepe a forma di preghiera.
Ci sono due voci nella mia testa: una che grida, una che supplica,
“Vai avanti!” “Torna indietro…” “Sei forte.” “Sei soltanto una chimera.”.
I miei pugni stringono il vuoto, i miei passi si muovono in tondo,
Lo specchio mi riflette un estraneo in tenuta da guerra.
Ho notti che si accendono come luci al neon nel cranio,
Domande senza risposta che girano a ruota libera.
“E se cadessi? E se fossi fuori posto? E se non esistessi?”
Il dubbio è uno squalo che divora in silenzio le mie certezze.
È una guerra senza bandiera, senza fronte, senza eroi,
Un incontro di boxe in cui la mia stessa ombra è il mio stesso avversario.
Imparo a sopravvivere alle tempeste che porto nelle mie ossa,
A trovare una stella quando la notte si fa carne.
Cammino in città con uno zaino pieno di fantasmi,
I ricordi non digeriti, gli errori in braille sulla pelle.
“Avresti dovuto…” “Non avresti…” L’eco del passato mi assilla,
Il mio cuore pulsa batte come un motore che si surriscalda in autostrada,
Gli sguardi degli altri? Specchi deformanti che mi giudicano,
Rido in modalità automatica, una maschera di cartapesta.
E quando l’angoscia sale, conto i miei respiri,
1, 2, 3…Ma il numero 4 ha denti da lupo mannaro.
La notte scrivo poesie per placare il caos,
Ma le parole sono uccelli che becchettano le mie fessure.
È una guerra senza bandiera, senza fronte, senza eroi,
Un incontro di boxe in cui la mia stessa ombra è il mio stesso avversario.
Imparo a sopravvivere alle tempeste che porto nelle mie ossa,
A trovare una stella quando la notte si fa carne.
Ci sono giorni in cui vinco, in cui inchiodo il silenzio al tappeto,
In cui rido in faccia alla paura, in cui ballo sotto la pioggia.
Ma ci sono notti in cui perdo, in cui striscio nelle tenebre,
In cui sento il mio nome sussurrato da voci che vogliono la mia disfatta.
Contratto con i miei demoni, servo loro caffè freddo,
“Non occupo troppo spazio, lasciatemi respirare un po’…”
E in questo ring invisibile, mi batto a suon di ammiccamenti,
Di piccole vittorie: ogni mattina che mi alzo, un “grazie” sincero.
Non so se vincerò, ma so che resisterò,
Perché seppur crepato, il diamante è una pietra che brilla.
È una guerra senza bandiera, senza fronte, senza eroi,
Un incontro di boxe in cui la mia stessa ombra è il mio stesso avversario.
Imparo a sopravvivere alle tempeste che porto nelle mie ossa,
A trovare una stella…sono la notte e la luce.
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[Traduzione di Giovanna Molinelli]
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