Quando la prima cosa alla quale pensi al mattino è tutto ciò che la notte non ti ha fatto dimenticare,
Capisci che non serve a nulla voler fare il furbo, sei andato a combattere come tutti noi, ma questa volta la pallottola ti ha ferito
In pochi secondi sei passato dall’altra parte della barricata.
Dove sono finite le carezze, le parole gentili, dov’è finito l’essere amato.
Con le spalle al muro, ti hanno comunque pugnalato alle spalle,
la felicità ti sembra lontana, ma in realtà non era neppure ieri
quando mantenere la calma rappresentava la tua unica speranza di sopravvivenza.
Pensa a tutti quelli che sono passati, a torto o ragione, per la stessa strada
E se pensi che quando si vuole morire è difficile restare attaccato alla vita, può essere perché il dolore ha le sue priorità che la ragione ignora.
Benvenuto nella casa dei pazzi, o forse solo presso coloro i quali non hanno fortuna in amore,
Benvenuto a casa di chi, al ritmo dei loro pianti, danza
Dove ci si nutre delle storie degli altri convincendosi che sono peggio della nostra
Benvenuto in un mondo dove si è sempre sicuri di poter contare sul consiglio di qualcun altro
Sai, la casa è grande, ci sono molte stanze,
Quelli delusi che hanno tradito, quelli che sono vittime dei loro sentimenti.
Il salotto è in comune e qui i nostri lamenti si levano in coro
Poiché ci si è resi conto di non aver conquistato tutto il cuore.
I tavoli sono fatti di rimpianti, i divani di tristezza
Se senti il treno della disperazione allontanarsi, allora, dì a te stesso che l’hai appena perso.
L’accoglienza è calorosa per le donne, non ti servirà molta destrezza,
ma qualora ti servisse un bagno di lacrime, la doccia è la seconda porta a destra.
Benvenuto nella casa dei pazzi, o, forse, solo presso coloro i quali non hanno fortuna in amore,
Benvenuto a casa di chi, al ritmo dei loro pianti, danza
Dove ci si nutre delle storie degli altri convincendosi che sono peggio della nostra
Benvenuto in un mondo dove si è sempre sicuri di poter contare sul consiglio di qualcun altro
Fra di noi nessuno si giudica, si maledicono solamente coloro che ci hanno dimenticati,
quelli che ci hanno lasciato credere a cose che non si potevano realizzare neppure nei peggiori incubi.
Si cucina a turno, quindi non aver paura di condividere un piatto di odio accompagnato da un brodo di lacrime o una ciotola di rancore soffritto.
La consolazione si fa in catena, mai nessuno ti isola o ti fugge,
Sei confortato da colui che ti precede e tu consoli colui che ti segue
Tempo fa c’era un meccanico per riparare i cuori infranti
Ma con tutto quello che ha visto, il suo cuore si è spezzato.
Benvenuto nella casa dei pazzi, o, forse, solo presso coloro i quali non hanno fortuna in amore,
Benvenuto a casa di chi, al ritmo dei loro pianti, danza
Dove ci si nutre delle storie degli altri convincendosi che sono peggio della nostra
Benvenuto in un mondo dove si è sempre sicuri di poter contare sul consiglio di qualcun altro
La nostra casa è come tutte le altre, ha le sue follie, le sue abitudini
Non è certo un castello, è solo un piccolo angolo dove puoi piangere tranquillamente
Benvenuto nella casa dei pazzi, o, forse, solo presso coloro i quali non hanno fortuna in amore,
Benvenuto a casa di chi, al ritmo dei loro pianti, danza
Dove ci si nutre delle storie degli altri convincendosi che sono peggio della nostra
Benvenuto in un mondo dove si è sempre sicuri di poter contare sul consiglio di qualcun altro.
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[Su gentile concessione dell’autrice]
Traduzione di Roberta Felisari
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