L’Ebano d’Africa

il

Là si erge come un eucalipto

sorride ma in cuor suo è austera

in lei vive il sole che minaccia l’oscurità

i suoi denti rischiarano il latte nell’ajiu*

le curve dei suoi sorrisi

così affilate da abbattere alberi consumarono un ragazzo

Ma nel suo profondo

scorre un fiume di turbamenti

la crocifissione è concreta

inghiotte dolori

e tradisce sé stessa

Lei, vera definizione di una madre

Le è negata l’onestà

è un lupo quello con cui si allontana

ma le viene fatto credere sia una costola

fai questo e non quello

fai quello e non questo

deve essere a completa disposizione

o peggio per lei…

In caso contrario è di loro proprietà

Suo padre la concede in matrimonio

la sua opinione non è necessaria… punto

non ha voce in capitolo nelle decisioni della comunità

è ovvio che gli esseri inferiori non hanno nulla

anche quando ha il permesso di muovere le ali

lei pensa sia un gioco

Un’altra Eva quale è lei

la Gezabele che è in lei

essendo una delle tante mogli è sepolta viva

in una qualsiasi posizione,

smette di essere sé stessa,

affinché regni la pace

“Si vanta e pensa di essere Amata”
E tu cosa pensi?

Ma dolorosamente,

il Pastore le sigilla le labbra con lo scotch

“Gesù è la risposta”.

******

*Ajiu: frutto che cresce fino a raggiungere le dimensioni di una zucca. Giunto a maturazione viene raccolto, e la punta superiore tagliata per ricavarne un’apertura. Dopo aver rimosso i semi, il frutto viene lasciato asciugare e, poiché al suo interno è cavo, viene poi utilizzato per conservare il latte.

[Su gentile concessione dell’autrice]

Traduzione di Marta Zonca

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