Sono entrati
e mi hanno ammanettato
Presa in custodia dalla polizia ho chiesto:
“Cosa ho fatto?”
Lo Stato contro Annet
Ha urlato lui
In manette
In manette
Manette invisibili
Mi hanno soffocata in casa mia
Lui ha alzato le mani
Le sue impronte mi hanno macchiato le guance
In lacrime ho chiesto:
“Cosa ho fatto?”
La Natura contro Annet
In manette
Manette invisibili
Mi hanno soffocata nella mia stessa mente
Mi hanno chiesto se potevo candidarmi alla presidenza
I loro occhi mi guardavano beffardi
Ho detto di no
Mi hanno chiesto:
“Cosa ho fatto?”
La Natura contro Annet
“Liberatemi”
Ho detto
Lasciatemi volare
Lasciatemi parlare
Non per un bel foglio di carta
Che parla di libertà di parola
Non in un Parlamento strangolato dalle buffonaggini
Liberatemi con la vostra voce
Liberatemi con le parole che dite ai vostri figli
Liberatemi
Lasciatemi parlare
Lasciatemi volare
Liberatemi, vi prego
In manette
Manette invisibili
Liberatemi
Non con la promessa di un domani
Liberatemi oggi
“Zitta, Annet”
Ha urlato
“Signore, devo chiamare un avvocato?”
“Signore, non conosco la procedura”
“Signore, che cosa ho fatto?”
“Lo Stato contro Annet”
Ha urlato
“Signore, la prego, non conosco la procedura”
“Posso chiamare qualcuno?”
“Ah, dimenticavo. Sono morti tutti
Nell’incendio di giugno
su cui nessuno ha indagato”
Per favore, signore
Zitta Annet
Lo Stato contro Annet
Liberatemi
Lasciatemi parlare
Non per quel bel foglio di carta
Che dice “giustizia per tutti”
Liberatemi con la vostra voce
Liberatemi con la conoscenza
Vi prego, fatemi entrare
Non chiudetemi fuori
Sei giorni
Sotto custodia della polizia
Non so cosa ho fatto
Non conosco la procedura
Per favore, qualcuno mi liberi
***
Catene invisibili [Invisible cuffs, di Rashida Namulondo]
Traduzione di Giulia Cerino
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