La cara madre
che tutti prediligono
ha un albero che dà
i frutti della fatica.
Lei coglie i frutti
prima ancora che maturino
li porta al mercato sulla costa per venderli
così come porta i bambini
all’asta per mandarli all’estero
in case sconosciute a Monrovia.
Ne ricava un bel profitto e non le importa nulla.
I semi dei frutti non sono suoi,
ma di altre donne.
Ritorna alla fattoria e incoraggia altri alberi a fare i frutti
così che lei possa raccoglierli e nutrirli come se fossero suoi.
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[Su gentile concessione dell’autrice]
Traduzione di Gaia Resta
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