Nella cavità del mio cuore, si nasconde la Casamance,
Terra di malinconia, culla dei miei vagabondaggi.
tuoi paesaggi impressi di nostalgia,
Hanno inciso in me una dolce melodia.
Casamance, mi ricordo delle tue sponde,
Bagnate dalle lacrime delle anime che sopravvivono.
I mormorii del fiume cullano i miei sogni,
Evocano i dolori che rimbombano e tormentano.
Sento ancora le eco dei tamburi,
Che risuonano nell’aria, come grida d’amore.
Emanano le speranze e le preghiere,
Danzano con fervore, sfidando le frontiere.
Ma le tue ferite, Casamance, sono profonde,
Anni di guerra che sono un rimbombo.
Le vite spezzate, le famiglie sparpagliate,
Hanno segnato il tuo suolo, le tue terre dilaniate.
Eppure, in te, una forza indistruttibile,
Un amore irriducibile, una fiamma infrangibile.
I sorrisi che rinascono malgrado le avversità,
Portano la speranza di una Casamance riconciliata.
Casamance, che i tuoi fiumi sedino le sofferenze,
Che i canti dei tuoi bambini dissolvano le ostilità.
Che le cicatrici del passato possano cicatrizzarsi,
E lasciare posto finalmente al riappacificarsi.
Nell’eco delle mie parole, ti mando un respiro,
Un amore sincero, una preghiera che si sfiora.
Che la Casamance trovi la tranquillità,
E che il suo popolo ritrovi finalmente la sua totalità.
Che il tuo cielo si illumini di una dolce chiarezza,
E che l’emozione autentica vi trovi la sua bellezza.
Casamance, che il mio amore per te risuoni,
Eterno omaggio alla tua grandezza e alla tua persona.
*****
[Traduzione di Giovanna Molinelli]
Link alla versione originale