Frasi rapide

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La tenda della porta bianca sbiadita dal sole invita al riposo
Dalle ore trascorse sul mio didietro ormai intorpidito.
Le papere gironzolano defecando nel giardino sul retro
Noi su una stuoia loro a pochi centimetri l’una dall’altra
Otto mani fissano abilmente le extension sulla mia testa

Un umile cortile con cinque stanze
Un trambusto di inquilini e della padrona di casa ‘Bibi Dina’
L’ingresso dà su un divano che ha visto giorni migliori
Rovinato da pioggia e polvere, con della roba che minaccia di sbriciolarne i lati
Vicino, una stufa a carbone annuncia che questa è anche la cucina

L’albero nel giardino posteriore esprime gioia
Ci sono discorsi nascosti nelle foglie fragili
Che si agganciano alle frequenze di vivaci pettegolezzi
Simili alle frasi rapide che adesso si riversano dalle labbra
Delle donne che stanno trasformando i miei crespi riccioli afro

Una di loro, Hawa, la figlia di Bibi Dina
Ha voglia di mangiare Ugali con verdure saltate
“Yani ukisha kaanga kitunguu,
tupia nyaya kwa mbali, usiiache mboga iive sana”
Il suo desiderio viene dichiarato con piacere
Come se il solo esprimerlo le permettesse di gustare la pietanza
Mentre io ero accucciata accanto a quattro paia di ginocchia coperte da vestiti ‘dera’
Le ‘wasusi’ svelavano racconti su tutto il vicinato
La sorella di Hawa che sta diventanto un’alcolizzata,
Che ruba birra dall’amante di quel dottore
“Yani nashukuru mwanae ana tabia nzuri,
Yeye anaenda kanisani…” aggiunge Hawa.
Intanto, a me sembrava che la mia testa stesse subendo
Un’agopuntura fatta in modo tremendamente sbagliato

Al calare della notte, i miei crespi riccioli erano diventati
Una testa piena di lucenti trecce dalle sfumature di rame e d’oro
Un Panadol era stato somministrato contro il mal di testa
La confusione e l’energia vitale di quel giardino sul retro
Mi hanno permesso di conoscere e onorare un’altra faccia
Delle vere donne africane.

Ugali: un porridge denso, ricco di amido che è un alimento base tradizionale in Tanzania
Wasusi: Chi è impegnato nell’attività di intrecciare i capelli
Dera: lunga tunica in genere indossata dalle donne africane della costa orientale
Yani ukisha kaanga kitunguu, tupia nyaya kwa mbali, usiiache mboga iive sana”: “Una volta fritte le cipolle, aggiungi un po’ di pomodoro, ma non far cuocere le verdure troppo a lungo”.
Yani nashukuru mwanae ana tabia nzuri, yeye anaenda kanisani…”: “Almeno, sua figlia è di buone maniere, va in chiesa…”.

Traduzione di Benedetta Tavani

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